5 Ragioni per Non Comprare uno Smartphone
Oggi facciamo un esercizio di stile, e proviamo ad astrarre dal mondo virtuale, quello sempre interconnesso, quello sempre alla ricerca della novità per il gusto della novità, quello che conosciamo bene, quello che sempre più permea la nostra vita. Per una volta, invece di rincorrere i nuovi gadget, il nuovo iPhone o il nuovo Nexus, il Samsung S-qualcosa, per una volta – dicevo – proviamo a guardare l’altro lato. E, per gioco, per sfizio, per un sfida, ma anche con un pizzico di serietà, proviamo a capire quali possano essere alcune buone ragioni per non comprare uno smartphone. Sì, hai letto bene, ho proprio detto che puoi anche non avere uno smartphone di ultima generazione senza per questo apparire strano.
1. Ma quanto mi tocca spendere?
La prima ragione è il prezzo. Sì, è vero, oramai puoi trovare smartphone anche a 100 euro. Puoi anche prenderne uno con l’abbonamento al telefono, magari pagandolo a rete. Oppure può essere un regalo. E i regali non costano nulla, vero? Falso, in realtà uno smartphone è una spesa continua. E’ una spesa perché devi pagare il traffico dati, perché devi trattarlo bene, devi ripararlo se si rompe. E poi, caspita, hai presente tutte quelle app, quei giochini, quelle canzoni che puoi scaricare dal Google Play o da iTunes? Beh, di riffa e di raffa alla fine si spendono molti più soldi di quello che percepiamo, con uno smartphone. Anche se lo smartphone è un regalo.
2. Ho bisogno di staccare…
La seconda ragione è la volontà di stare in pace. Sì, in pace, tranquilli, senza nessuno che ti stressa, che ti rompe l’anima, senza l’assillo di rispondere ai messaggi, alle mail, a tutto quello che ci connette al mondo. Perché, sì, il bello degli smartphone è la possibilità di essere sempre connessi a tutto il mondo, a tutti i nostri amici, alle persone cui vogliamo bene. E sarà sempre più così, sopratutto se progetti come i Google Glass cominceranno a diffondersi e a conquistare posizioni.
Ma è anche vero che abbiamo bisogno dei nostri spazi, come esseri umani, momenti in cui non dover per forza rispondere a una chiamata, a una mail, o a qualsiasi cosa. Momenti da dedicare a quella cosa strana chiamata “vita”, quella che si svolge per le strade, quella non mediata dai bit.
3. Stop Phubbing!
E la ragione successiva è proprio questa, il voler vivere la vita.
In Italia non è ancora diffusa, questa parola: phubbing. E’ una parola nata dalla fusione tra “phone”, telefono, e “snubbing”, snobbare. Che non vuol dire “snobbare il telefono” ma il contrario, “snobbare gli altri per usare il telefono”. Prova a osservare la gente che mangia in un locale, o che cammina per strada. O in qualsiasi posto. Lasciamo perdere quelli soli, non sono loro quelli che mi interessano, adesso.
Sono le coppie, i gruppi di amici, i fidanzatini. Ecco, guardali per dieci minuti, o cinque. E li vedrai controllare il telefono almeno una volta, spesso di più. Li vedrai rispondere a messaggi, chattare, aggiornare lo stato su Facebook, twittare. Li vedrai interagire con chi è distante, dimentichi di chi è loro di fronte. Ecco, questo è lo phubbing, il privilegiare la vita virtuale a quella reale.
No, non sto dicendo che sia male, in assoluto. Solo che, caspita, se vuoi evitare di fare lo stesso lascia stare gli smartphone. Tieni un bel telefono vecchio stile, e parla viso a viso con amici, parenti e conoscenti.
4. Basta, non voglio più perdere tempo!
Ma non guarderai il tuo smartphone solo per parlare con altri esseri umani. Lo guarderai anche per giocare ad Angry Bird, per scattare una foto al panino che stai mangiando, per mostrare al mondo i tuoi piedi, se è estate, o il tuo gatto se è inverno. O leggerai blog, o cercherai i risultati delle partite, o il gossip sul tuo vip preferito. Insomma, perderai molto molto tempo in facezie, sì rilassanti ma anche, beh, inutili.
Sì, c’è chi teorizza che si possa usare uno smartphone per lavorare, che esistono applicazioni per aumentare la propria produttività, che ti fanno risparmiare tempo. Stupidaggini, ecco cosa sono queste argomentazioni. O scuse, per giustificare a sé stessi una forte spesa per quello che è, sostanzialmente, un meraviglioso passatempo con alcune funzioni utili. Quindi, se non vuoi perdere tempo, e vuoi migliorare la tua produttività, stai distante dagli smartphone.
5. Voglio un mondo verde
Infine, l’ultima ragione è puramente, squisitamente ideologica: cambiare un telefono vecchio ma funzionante con uno smartphone contribuisce ad aumentare l’inquinamento del pianeta. Che è una tesi abbastanza azzardata, il grosso dell’inquinamento è dato dalle grandi industrie che non usano i filtri, o producono dove le leggi ambientali sono più permissive. Però, dai, se hai l’animo verde, e un po’ ci tieni al nostro pianeta, perché buttare una cosa che funziona quando quella nuova non ti serve nemmeno veramente?