Perchè Conviene Installare una Custom ROM su Android
L’altro giorno un amico mi chiede a bruciapelo: ma perché hai modificato il tuo telefono? Che, tradotto, significa, perché ho installato una versione personalizzata di Android. La mia risposta standard a queste domande è l’oramai classico “perché sì può fare”. Ma al di là della voglia di smanettare, di sperimentare e di provare nuove soluzioni a problemi vecchi, al di là di tutto questo la domanda non è affatto peregrina. Anzi, conviene approfondirla per capire se, e perché, conviene installare una Custom Rom su Android. E con Android intendo sia i vari tablet che gli smartphone.
Avere sempre l’ultima versione di Android
La prima ragione per installare una versione personalizzata di Android è Android stesso. Sembra paradossale ma spesso usare una Custom Rom è l’unico modo per avere l’ultima versione di Android. Non è solo una questione di velocità, spesso le varie case produttrici impiegano mesi per aggiornare i propri dispositivi. E, sopratutto quelli più vecchi, alcuni modelli non vedranno un avanzamento di versione. In questo caso installare CyanogenMod, AOKP o Paranoid Android è l’unico modo per aggiornare il proprio dispositivo.
Corollario di questa argomentazione è che se abbiamo un device ben supportato dalla casa madre allora non ci conviene assolutamente passare a una ROM non ufficiale. Per esempio, i dispositivi Nexus, quelli prodotti e supportati da Google stessa, sono i primi a ricevere aggiornamenti e avanzamenti di versione. Che poi la maggioranza dei proprietari dei Nexus sia composta da smanettoni che installa ROM personalizzate è ben altro paio di maniche.
Avere Android pulito
Altro argomento parzialmente paradossale. Quando compriamo un telefono Samsung, o HTC, o di altri produttori, il sistema operativo che troviamo installato è sì Android, ma non l’Android puro. Spesso la grafica, i programmi, alcune funzioni vengono personalizzate. In alcuni casi si tratta di migliorie effettive, basta pensare all’ottimo lavoro fatto con la suite legata a S-Pen dei Galaxy Note. Ma non sempre i cambiamenti sono ben fatti, oppure possono non piacere. Che fare?
Beh, in questo caso allora è possibile avere una versione “ufficiale” di Android usando una ROM non ufficiale. Ok, sembra un gioco di parole, o un esercizio di logica paradossale. Ma la realtà è così, molte delle Custom Rom Android permettono di avere le impostazioni ufficiali di Android, al contrario delle ROM ufficiali delle grandi aziende.
Eliminare le applicazioni ineliminabili
Il terzo punto a favore delle Custom ROM è legato ancora una volta alla pesante personalizzazione di alcuni brand. I telefoni, e i tablet, che compriamo hanno già installato molte applicazioni. La maggioranza di queste sono utili, ma alcuni modelli hanno il grosso della memoria occupata da app ingombranti e che non useremo mai.
Basta disinstallarle, direte voi. Sì, se non fosse che sono parte integrante del sistema e per eliminarle bisogna ottenere i permessi di amministratore. Spesso, visto che dobbiamo comunque metterci mano, conviene eliminare tutto il contenuto del telefono e installarci sopra una nuova ROM piuttosto che perdere ore per eliminare un componente alla volta.
Personalizzare le impostazioni
Altro punto, ma questa volta meno paradossale. Praticamente tutte le ROM in circolazione permettono di personalizzare il proprio telefono molto di più rispetto alle ROM preinstallate. Ognuna ha qualche caratteristica che la differenzia dalle altre, ovviamente. Ma tutte, più o meno ci permettono di controllare in profondità il comportamento del nostro dispositivo.
Tra le varie personalizzazioni possibili la mia preferita è quella che permette di organizzare la gestione dei permessi delle varie applicazioni. In questo modo posso evitare, per esempio, che Facebook rilevi la mia posizione tramite GPS, o che i giochi traccino il mio numero di telefono. A dire il vero pare che Android KitKat avrà, nascosto, un pannello di controllo del genere. Vedremo se sarà davvero così.
Perché non conviene
Ma non sono tutte rose e fiori. Ci sono almeno tre ragioni per non volere installare una Custom ROM sul proprio cellulare Android. O, meglio 3 più la classica pigrizia. Ma su quest’ultima meglio sorvolare.
Innanzitutto ci possono essere problemi con la batteria. Sì, proprio la durata della batteria. Perché per quanto noi possiamo lamentarci molto spesso la versione di Android che troviamo installata sul nostro telefono è stata modificata per allungare la durata della batteria stessa. E se noi cambiamo ROM perdiamo questa ottimizzazione rischiando di avere un’autonomia veramente ridotta.
In seconda battuta potrebbero esserci dei problemi legati alla compatibilità hardware. Un po’ come capitava una volta con i PC, installiamo un nuovo sistema operativo che non riesce a riconoscere tutti i vari sensori e componenti. Uno dei problemi più diffusi è legato alla fotocamera: la qualità delle foto tende a peggiorare nei modelli poco diffusi.
Infine ci sono i famosi Bug, gli errori che saltano fuori quando meno te lo aspetti. Perché le Custom Rom per quanto possano essere diffuse, ben fatte e apprezzate non possono permettersi il processo di verifica e di test che accompagnano l’uscita dei telefoni. E se già capitano problemi con iOS7, o con gli smartphone Samsung, figuratevi quanti errori possono sfuggire a chi crea Custom ROM nel proprio tempo libero.
Che non vuol dire che le varie distribuzioni Android siano fatte male. Al contrario, sono anche migliori rispetto a quanto uno potrebbe lecitamente aspettarsi. Però bisogna anche avere la pazienza di sopportare, ogni tanto, qualche piccolo errore. E, magari, anche segnalarlo e contribuire alla sua risoluzione.