I Migliori 10 Cartoni Animati Giapponesi (Anime) di Sempre (2/2)
Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto 5 tra i migliori anime di sempre. Se vi ricordate siamo partiti dalle muse tradizionali per ampliare il discorso fino al concetto moderno di arte e, infine, chiudere il discorso sul cinema d’animazione. Ammetto, però, di aver lasciato le prime posizioni agli anime con un impianto narrativo classico, privilegiando temi e ambientazioni tutto sommato tradizionali. In questo articolo voglio fare ammenda: gli ultimi 5 anime di questa lista hanno tutti una caratteristica innovativa, vuoi per trama o per disegno. Non so se saranno i capostipiti di un loro proprio genere ma vanno comunque visti. Anzi, se vi serve una scusa per vedere un cartone animato potete proprio dire, in questo caso, “non sto perdendo tempo, sto studiando la potenziale evoluzione dell’arte”. Che poi qualcuno ha anche scritto la propria tesi di laurea partendo proprio da questi anime.
6. Death Note
Prendete il poliziesco tradizionale, create un investigatore geniale quanto razionale, inserite un pizzico di sovrannaturale e mescolate tutto con un po’ di dilemmi etici: otterrete, se siete bravi, ma bravi veramente, Death Note.
In fin dei conti la base della storia è facile: un adolescente trova il quaderno di uno Shinigami, un dio della morte. Scrivere il nome di una persona in quelle pagine causerà la morte della persona stessa. Light Yagami, il protagonista, decide di utilizzare questo potere per liberare il mondo da tutti i malvagi. E’ un’eroe, no? No, non per L, il più grande investigatore vivente: nessuno può arrogarsi di amministrare la giustizia come una faccenda personale, senza processi e restando fuori dalla legge. Inizia una sfida a due, tra L e Light Yagami, in cui nessuno dei due conosce l’identità dell’altro. O i mezzi a loro disposizione.
Scrivere una storia del genere non è facile, e men che meno rappresentarla in televisione. Eppure gli autori di questo Anime riescono a creare un’intreccio e una trama coerente. Non solo, la tensione resta alta sempre, anche se in alcuni episodi effettivamente non capita assolutamente nulla. Ma ci si ritrova comunque invischiati nella paranoia e nei ragionamenti di Light e di L.
7. Code Geass: Lelouch of the Rebellion
Quello Giapponese è un popolo strano. Da un lato conservano il culto dell’Imperatore mentre dall’altro aborrono ogni forma di autoritarismo. I loro cartoni animati seguono spesso questa dicotomia, con ambientazioni in cui la fedeltà all’ordine costituito è fondamentale e, in altre, in cui tutto si svolge nella lotta contro il potere centrale.
Code Geass: Lelouch of the Rebellion rientra nella seconda categoria. Immaginate un Giappone caduto – nuovamente – preda di un regime di stampo fascista. Assistiamo, in questo anime, alla ribellione di Lelouch, leader carismatico della resistenza. La trama è tutto sommato lineare, senza ingarburgliamenti inutili. Ma il vero piatto forte è dato dal protagonista, Lelouch per l’appunto, e dal suo fascino. Probabilmente uno dei personaggi di fantasia meglio realizzati negli ultimi tempi.
8. Bleach
Sentite la mancanza dei Ghost Busters? Allora provate a seguire le avventure di Ichigo. Chi è Ichigo? Un adolescente come tanti se non fosse per una cosa: può vedere gli spiriti. La cosa non darebbe troppo fastidio se non si trovasse ad aiutare uno Shinigami e a ereditarne i poteri. Da quel momento la vita di Ichigo diverrà molto più avventurosa.
L’anime segue le vicende di Ichigo e le sue avventure legate alla caccia di spiriti, maligni e non. La cosa bella è legata all’intreccio: profondo e ricco di colpi di scena. Oltre ai vari personaggi che ruotano in questa vicenda: vi consiglio di prendere appunti, altrimenti rischierete di perdervi nei meandri della trama.
9. Katekyo Hitman Reborn
L’idea originale era americana ma la piena trasposizione cinematografica poteva solamente essere giapponese. In questo Anime il classico protagonista adolescente non ha nessun potere. Questo è male, sopratutto se è destinato a diventare il boss della principale famiglia mafiosa giapponese. Di conseguenza viene subito convocato un “maestro” dall’Italia in grado di insegnare i rudimenti al protagonista, Tsuana. La storia per certi versi è surreale mentre per altri è anche troppo realistica. Volendo potremmo fare rientrare questo anime nella serie dei “romanzi di formazione”, solo che di formazione criminale tout court si tratta.
Strano a dirsi ma sia la serie animata che quella manga sono disponibili anche in Italia. Anche se sono state fatte alcune modifiche: dove si parla di Mafia in italiano viene tradotto con “Mala”. Come se non nominandola la Mafia sparisse da sola! Inoltre le tecniche impiegate nel fumetto sono stare risistemate seguendo le regole grammaticali del nostro paese. Spesso nella versione originale vengono utilizzati dei termini o scritti in modo sbagliato o concordati male: i traduttori, per fortuna, questi errori li hanno sistemati.
10. Pokemon
Siamo arrivati all’ultima posizione disponibile in questa lista. Come sempre si tratta della scelta peggiore: chiuso l’articolo non avrò la possibilità di aggiungere altri anime in questa classifica. All’inizio pensavo di dedicare questo posto ad un grande classico, tipo I cavalieri dello Zodiaco, Holly e Benji o Lady Oscar. Insomma, a uno di quei cartoni animati così diffusi negli anni ’80. Forse, però, gli anime di quegli anni meritano un articolo a parte, sia per la loro importanza nella cultura occidentale sia per lo stile impiegato per realizzarli. Quindi?
Quindi la decima posizione la dedico ai Pokemon. Sì, proprio ai mostriciattoli tascabili da combattimento ispirati ai videogiochi della Nintendo. Qualcuno tra i più vecchi storcerà il naso ma, sfortunatamente, è indubbia l’importanza di questo anime sia per i legami con l’industria dei giochi sia per l’influenza su alcune serie successive. Di cartoni nati per imitare i Pokemon ce ne sono stati molti, talmente tanti da poter parlare di uno stile di narrazione legato a questo fenomeno.
Il punto debole di questo anime è la trama: in pratica ogni episodio è simile al precedente, e a lungo andare annoia. O, meglio, il cartone animato è pensato per i bambini, non per gli adulti. E tra i bambini i Pokemon hanno spopolato per molto tempo, e spopolano ancora. Alla fine è questo che rende un’opera artistica un classico: essere in grado di parlare in ogni tempo. E i Pokemon dal 1995 riescono a catturare l’immaginazione dei bimbi di tutto il mondo.