Ispirazione Biglietti di Inviti: 30 Esempi da cui Prendere Spunto
Qualche tempo fa abbiamo pubblicato una lista con i migliori siti per creare e inviare biglietti di inviti. Non penso sia il caso di aggiornare quell’elenco, ma possiamo comunque aggiungere qualcosa. No, non come siti ma dal più sul lato dell’ispirazione. E, precisamente vorrei spiegare di come farci venire una buona idea, o una bella intuizione, per creare biglietti di invito.
Perché è inutile nasconderci dietro un dito: se un invito è fatto bene avremo sicuramente più successo rispetto ad uno realizzato male. Ma questo, d’altronde, vale per tutte le cose nella vita. Vediamo, al volo, un paio di idee utili.
Esempi di biglietti di invito belli, eleganti e originali
Link | Vedi i 30 esempi
Lo so, è una novità: vi ho linkato un sito diverso dal nostro, ma è un link ad una pagina proprio ben realizzata. Se la sfogliate, anzi, se la scorrete troverete molte immagini da cui prendere spunto. No, non da copiare, da prendere spunto. Da cui trarre ispirazione.
Ispirazione. Sì, perché la base dell’ispirazione non sono le antiche dive, gli dei o fantomatiche creature mitologiche. Non è nemmeno un dono, l’essere ispirati. E’ una pratica, una conseguenza dell’esperienza e dello studio. Vale per tutto, anche per chi crea biglietti da visita. Non solo per D’Annunzio, anche per noi, quando creiamo qualcosa di nuovo dobbiamo trarre ispirazione dall’esistente.
Io faccio così, quando scrivo, quando disegno, quando creo biglietti da visita o inviti per alcune occorrenze. Il primo passo è fare una ricerca, su Internet o su libri e quotidiani. Mi serve per vedere, per capire come altri hanno affrontato lo stesso tema. Certo, ho alcuni siti preferiti, come quello che ho linkato in alto. Ma non copio, no.
Dopo aver investito una mezz’ora, o anche più se serve, chiudo tutto. Chiudo computer, spengo la radio o la TV e prendo carta e penna. E butto giù qualche schizzo, qualche idea. E dopo comincio a lavorare seriamente sul progetto, partendo da quello schizzo.
Spesso capita che le idee che sviluppo siano il risultato della fusione delle varie fonti che ho visto in rete. Non è un problema, assolutamente. Perché il risultato finale è comunque mio, originale e unico. Anzi, frequentemente, sopratutto quando lavoro sugli ultimi particolari, vado a cercare le fonti di partenza, quelle che mi hanno ispirato, e studio come risolvono i problemi che mi si presentano davanti.
Si chiama copiare? No, perché non copio, anche se talvolta il risultato finale richiama qualcosa di già visto. Ma, per dirla come dicono i poeti, compito dell’arte è far ricordare, riportare alla mente ricordi sepolti nella memoria. Ed è così anche quando creiamo un biglietto da visita, un invito per una festa o l’inaugurazione di una mostra (sì, anche per le discoteche e le balere vale lo stesso discorso). Dobbiamo ricordare, e far ricordare per spingere chi riceve l’invito a provare emozioni, a sentirsi partecipe. Solo così, solo studiando chi ci riesce, solo ispirandosi a chi lo sa fare, bene, possiamo ambire a creare qualcosa di buono, e di nuovo.
E spero che questo articolo, che questo mio condividere pensieri, e modi che uso quando creo qualcosa sia utile. E spero che sia chiaro che i 30 inviti da cui trarre ispirazione servono a questo, e non a copiare e basta.
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