Consigli per la Sicurezza del tuo Smartphone
Oramai uno smartphone è più di un semplice telefono. Lo dice il suo stesso nome, il prefisso “smart” ci ricorda come il nostro cellulare, e il nostro tablet, è al livello di un PC. Anzi, a ben vedere il mio tablet ha un processore più potente ed è più veloce rispetto al computer che utilizzo per scrivere questo articolo. Ma a differenza dei computer siamo meno abituati a proteggere i nostri smartphone di quanto sarebbe necessario. Per questo vale la pena ricordare alcune precauzioni da prendere per evitare spiacevoli inconvenienti. E mi permetto il lusso di stilare due liste, una con le cose da fare e l’altra con quelle da evitare.
Cosa fare
Comincio con un decalogo (anche se in realtà i consigli sarebbero 11…) sulle precauzioni da prendere. Non si tratta di cose particolarmente difficili e, penso, molti tra questi punti già li conoscete. Ma, come diceva la mia prof. di latino, ripetere non fa mai male.
- Mantenere aggiornato sia il sistema operativo che le applicazioni. Gli sviluppatori di Android e iOS prestano molta attenzione alle falle, ai varchi da cui possono entrare hacker e virus; per questo rilasciano con una certa regolarità degli aggiornamenti del sistema o di singole componenti. Sta a noi, però, dare il permesso perché queste correzioni vengano installate.
- Utilizzare una password per accedere al telefono e tenere abilitato il codice PIN della SIM. Questo è fondamentale: se dovessimo perdere o lasciare incustodito il nostro smartphone per lo meno impediremo l’accesso ai nostri dati.
- Collegato al punto precedente, impostiamo il tablet e il telefono a bloccarsi automaticamente dopo un certo tempo che non lo utilizziamo. E per poter accedere nuovamente a tutte le funzioni facciamo richiedere una password. Proprio come facciamo con i computer dell’ufficio.
- Crittografiamo i nostri dati, i documenti e tutte le cose personali contenute nel telefono. Sono oramai molte le applicazioni che permettono di farlo, e lo stesso Android nelle sue versioni più recenti implementa questa funzione. Anche se non siete delle star e non avete nulla di cui preoccuparvi un po’ di paranoia non vi farà male. Anzi, e se pensate che nel vostro smartphone sono quasi sicuramente salvati i dati della vostra carta di credito, o comunque programmi che possono utilizzare i vostri soldi, allora capirete. Un esempio? Bé, il market di Android, Google Play, utilizza i vostri dati per pagare le applicazioni che scaricate. E noi non vogliamo che chiunque possa da lì risalire al nostro conto, vero?
- E a proposito di carte di credito, fate attenzione a quello che scaricate. Non tutte le applicazioni sono controllate e sempre più spesso si può incappare in qualche app creata solamente per rubare i dati delle carte. Vale il consiglio solito, quello che utilizziamo sui nostri PC: non scaricate nulla se avete anche solo il più piccolo dubbio.
- A questo scopo può essere utile utilizzare un programma antivirus. Sì, come quelli per PC ma creati e sviluppati per i nostri smartphone. Quasi tutti i più importanti antivirus per computer hanno il loro corrispettivo per Android quindi, probabilmente, potrete utilizzare la stessa marca. Tenete però presente una cosa: gli antivirus consumano molta energia e richiedono degli aggiornamenti costanti. Ma ne vale la pena, e ne varrà sempre di più.
- Occorre anche controllare i permessi che concediamo alle varie applicazioni. Android ci richiede esplicitamente se intendiamo concedere o meno alcuni privilegi ma alcune app riescono a bypassare questo controllo. Quindi, dopo aver installato un nuovo programma controlliamo le sue impostazioni. E se notiamo cose strane, come l’accesso alla nostra rubrica o ai nastri personali, mettiamoci il cuore in pace ed eliminiamo l’applicazione.
- Quando non li utilizziamo disattiviamo sia il bluetooth che il GPS. C’è un’altra ragione oltre al risparmio di energia, e quindi di una batteria in grado di durare più a lungo. Sia il bluetooth che il GPS sono metodi di comunicazione abbastanza vulnerabili. Non è solitamente un problema ma può diventarlo sopratutto se li lasciamo sempre accesi. Il bluetooth in particolar modo può essere un ottimo veicolo per virus o, più di frequente, per pubblicità non richiesta. Allo stesso modo impostiamo il WiFi per non connettersi automaticamente alle reti sconosciute. Sì, spesso le reti non protette sono così per negligenza. Ma, ricordiamocelo, una connessione WiFi può funzionare in entrambi i sensi. E potremmo essere noi quelli senza una protezione adeguata.
- Questo è forse un consiglio più da economia domestica che da blog di tecnologia: controllate la bolletta e il traffico telefonico. Magari non ci farete caso se vi hanno accreditato 5 o 10 euro in più del solito. Ma verificate sempre le variazioni, e chiamate il servizio assistenza del vostro operatore se non vi torna qualcosa: non sareste i primi ad aver installato un’applicazione in grado di “rubare” direttamente dalla SIM.
- Un po’ più tecnico, invece, questo consiglio: fate regolarmente una copia di backup su una scheda SD esterna. Giusto per sicurezza, sai mai che il telefono si blocchi e voi perdiate ogni cosa.
- Infine un ultimo consiglio. Se decidete di vendere o regalare il vostro tablet o smartphone assicuratevi di ripulirlo ben bene. Come? Cancellando tutti i vostri dati personali, tutte le vostre informazioni, i contatti nella rubrica, i messaggi e così via.
Cosa NON fare
Più corta invece la lista delle cose da non fare. Ok, in realtà potremmo allungarla scrivendo altri dieci punti contrari a quelli precedenti ma questo, penso, è sottinteso. Reputo però necessario ricordare 5 cose:
- Quando siamo connessi a una rete pubblica evitiamo di fare shopping o controllare il nostro conto. Questo vale anche se la rete è in qualche modo verificata, tipo il WiFi libero di alcune città.
- Attenti ai market non attendibili: i negozi ufficiali di Android e iPhone contengono centinaia di migliaia di applicazioni e non occorre quasi mai cercare in altri siti. Anche perché molti di questi siti permettono il download di programmi infetti.
- Non seguite link strani, imprevisti, con richieste strane. E se vi arrivano richieste sospette dai vostri amici, bé, avvisateli. Forse potrebbero essere diventati degli involontari untori.
- Non restiamo loggati ad un sito dopo aver finito di usarlo. E puliamo regolarmente i cookies: spesso contengono i nostri dati d’accesso.
- Non salviamo le nostre password nel telefono, se poi lo perdiamo o ci viene rubato perderemo anche tutti i nostri account online.